In un suo libro del 1941 dal titolo “Il valore dell’attimo”, Guido Piovene (1907-1974), scrittore e giornalista italiano, illustra la complessità dell’attimo partendo proprio dal concetto di fotografia:
«La grande rivoluzione che la fotografia ha portato nell’uomo è stata quella di insegnargli il valore dell’attimo. Gli ha insegnato il gusto profondo, l’intimo senso che si trova in ogni attimo della nostra vita: un senso che sfugge vivendo, quando non si pensa a guardare la vita ma solo a sfruttarla. Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza e che senza di essa era destinata all’oblio.»